Il Polipropilene nel settore trattamento acque risulta piuttosto diffuso perchè è un materiale dalla fisica ideale.
In queste poche righe proviamo ad elencarne le caretteristiche principali. Dal 2020 dotiamo i nostri sistemi di dewatering con vasche realizzate in questo materiale (contattateci per info)
Il polipropilene (PP) è stato sintetizzato per la prima volta dall’ingegnere chimico italiano Giulio Natta nel 1954. Venne introdotto sul mercato nel 1957 con il marchio registrato Moplen e conobbe fin da subito una rapida diffusione su larga scala.
A seconda della disposizione dei gruppi metile CH3, il PP può essere:
- isotattico (PP-I);
- sindiotattico (PP-S, catene in parte cristalline);
- atattico (PP-A/PP-R, stessa consistenza della gomma non vulcanizzata, scarso interesse commerciale — usato prevalentemente come additivo).
Il più interessante dal punto di vista commerciale e pratico è il PP isotattico. Presenta una densità di 900 kg/m3 ed il punto di fusione è oltre i 165°C. Possiede inoltre ottime proprietà fisiche, chimiche e meccaniche.
- Riciclabile al 100%;
- Materiale estremamente versatile, disponibile in numerose formulazioni, con tipologie e caratteristiche notevolmente diversificate;
- E’ uno dei materiali meno costosi;
- Facile da trasformare e lavorare;
- Ampia gamma di prodotti finali;
- Bassa densità (più leggero rispetto ad altri polimeri);
- Ottima resistenza chimica (materiale apolare): resiste a molti solventi organici polari e a soluzioni acquose contenenti sali inorganici, acidi, alcali forti, basi, alcoli, aldeidi, chetoni, esteri, acidi deboli e soluzioni alcaline, alcool e alcuni oli;
- Resistente gli agenti atmosferici;
- Assorbimento acqua trascurabile;
- Buon isolante elettrico ma tende a carica elettrostatica (attira polvere);
- Buona resistenza termica (80°C, fino a 120°C se caricato o rinforzato);
- Temperatura di utilizzo maggiore rispetto al polietilene;
- Buona trasparenza (copolimero random);
- Facilmente colorabile con colori coprenti;
- Bassa permeabilità ai gas come anidride carbonica, idrocarburi e cloroidrocarburi a basso punto di ebollizione;
- Elevato carico/resistenza a carichi dinamici;
- Lunga durabilità;
- Buona resistenza ad abrasione e usura;
- Sterilizzabile a vapore
- Saldabile a frizione e lama calda
- Adatto per i prodotti dei settori alimentare e farmaceutico;
- Non soffre lo stress da costante sollecitazione meccanica (il cosiddetto “effetto-cerniera”, si pensi ad esempio alle chiusure flip-top).